Testimonianze: Una grande apertura - Don Acciai - un prete, una comunità, un quartiere

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Testimonianze: Una grande apertura

Testimoni
UNA GRANDE APERTURA...

Buffo. Era buffo vedere un uomo così grande e grosso — e, per giunta, munito dell'autorità sacerdotale — eppure così timido e impacciato nel parlare con qualsiasi persona.
Credo che quella timidezza gli derivasse, oltre che dalla natura schiva, anche dal­l'umiltà e dal grande rispetto che aveva per gli altri, per chiunque altro.
Ma era anche buffo vedere un uomo così timido non avere paura di tentare, di rischiare. Ed era poi capace di continuare nell'impresa, quasi incurante delle diffi­coltà, con una tenacia che invece non meravigliava affatto, perché calzava perfetta­mente con l'immagine mentale che suggeriva la sua figura massiccia in lento conti­nuo movimento.
Quel suo coraggio e questa sua tenacia avevano radici nella sua fiducia nella Prov­videnza, una Provvidenza che opera attraverso il cuore e le azioni degli uomini, ep­pure abbastanza "misteriosa e divina" da consentirgli la serenità di chi ha confiden­za con Dio.
Chissà quanti proverbi toscani, assimilati dai suoi genitori che amava con rispetto antico, concorrevano a fare la sua saggezza!
La sua umanità profonda lasciava il segno e dava il senso alla sua stessa religiosi­tà: una continua ricerca di interiorità e insieme di contatti umani, alla scoperta co­raggiosa dei punti in comune più che delle divergenze.
Una grande apertura: di mente, di cuore e... di braccia. Insomma, l'uomo e il sacerdote che preferiva la frase evangelica "Chi non è contro di noi é con noi" a quell'altra "Chi non é con me é contro di me".
Paolo Martini
Vivere e Comunicare"
aprile 1978
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