Il lutto: La lettera ai missionari
Il lutto
Lettera ai missionari
Genova, 18-4-1974
Carissimi amici che siete in missione, o che siete stati di passaggio fra noi in via Vesuvio,
questa è una lettera che vi scrivo con estrema difficoltà ed infatti è già qualche giorno che rimando, mentre di solito scrivere a voi per me è estremamente facile e spontaneo. Nel rivedere gli indirizzi delle persone a cui rivolgere queste parole, ho ripensato ai rapporti profondi che molti di voi avevate allacciato con don Acciai, pure nella vostra breve sosta dalla nostra "comunità di passaggio" (come egli stesso la definiva); perciò vi invito, per la notizia che vi sto per dare, a fare quel "salto nella fede" che noi qui abbiamo tentato e tuttora ogni giorno tentiamo di fare, anche se molto faticosamente.
Nella notte fra il 4-5 aprile u.s., di seguito ad un incendio che si è formato nell'archivio-sacrestia ed al violento fumo che si è diffuso nella casa parrocchiale, ha trovato la morte don Acciai, sua mamma ed il giovane curato don Orazio. Vi allego uno dei giornali che riporta tutti i particolari del fatto, in modo discretamente attendibile.
Non so aggiungervi molte parole. Noi tutti qui siamo in un momento di intensa sofferenza e ci sentiamo come calati nel vuoto. Abbiamo vissuto in anticipo e conti¬nuiamo a vivere la Settimana Santa.
Come tutti voi avrete senz'altro notato, don Acciai è stato per tutti e per ognuno di noi sacerdote, padre, fratello, amico.
Di lui non vi dico altro, anche perché ciascuno di voi che gli è passato accanto ha un ricordo, qualunque esso sia, di lui e della comunità che aveva formato. Ora siamo certi che, come in vita egli ha saputo dividere con tutti noi il suo sacerdozio, così ora il suo carisma si è "spezzettato" in ciascuno di noi e potrà così continuare.
Vi allego anche:
— la fotocopia di uno degli ultimi scritti di don Acciai.
— l'omelia tenuta dal Card. Siri durante il funerale.
— le parole, dette durante le esequie, da Gianluigi, una delle voci della nostra comunità".
Don Olivo (dell'équipe C.E.I.A.L.) era presente al funerale ed ha concelebrato: così vi abbiamo veramente sentiti tutti presenti.
Non riesco ora ad esprimervi proprio altro, anche perché personalmente è la prima volta che faccio esperienza della morte così improvvisa di una persona vicina. Vi terremo ancora informati sulla nostra comunità, ma vi preghiamo veramente di restarci vicini con la preghiera.
Vi saremmo anche molto grati se, chi di voi è sacerdote, potesse celebrare una messa di suffragio di don Acciai, sua mamma e don Orazio.
Grazie anche di questo, e da tutti voi attendiamo notizie.
Un carissimo ricordo.