Testimonianze: Parlare di un Prete ...
Testimoni
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PARLARE DI UN PRETE
Sento il bisogno, io comunista, di
parlare di un Prete.
Un Prete come me lo sono sempre figurato da bambino. Un
Prete dedito non solo alle anime — che non mangiano — ma anche e soprattutto
alle umane sofferenze. Don Antonio Acciai (Parroco di via Vesuvio) era uno dei
pochi che godeva della mia stima.
Eravamo gli eterni don Camillo e Peppone,
sempre pronti alla punzecchiatura e alla battuta mordace, ma sempre uniti e
pronti per fare cose utili.
Nella vecchia Chiesa-baracca, ove le fessure erano la sua
ricchezza, cominciarono i primi battibecchi, nasceva la "Volontari del
Soccorso" in via Vesuvio, il buon Gigione voleva che si aggiungesse al
nome "Volontari" S. Vincenzo, altri non erano d'accordo, però il nome
restò quello e mai don Acciai si intromise in queste discussioni, lui
desiderava la Pubblica Assistenza e basta. Ora queste polemiche nessuno se le
ricorda piú, però credo sia giusto far sapere che questo sodalizio benefico
oggi esiste e prospera, ma il maggior merito va a questo Prete che
prepotentemente lo ha voluto e sorretto.
Molti anni fa un sacerdote di un paese
dell'Emilia mi dise che se tutti i comunisti fossero come me si sarebbe fatto
comunista lui pure. Oggi io sono orgoglioso di dire con tutta sincerità che se
tutti i Preti fossero come Don Acciai sarei disposto a farmi prete anch'io.
Orato Dazzani dalla "Gazzetta del Lunedì"