Testimonianze: Caro Don ... - Don Acciai - un prete, una comunità, un quartiere

www.personalismo.it
Don A. Acciai - un prete, una comunità, un quartiere
Vai ai contenuti

Testimonianze: Caro Don ...

Testimoni
Caro Don,
siamo la vecchia coppia di sposi che tu hai tanto amato. Il giorno del nostro Ma­trimonio che tu hai benedetto, i giorni in cui hai fatto nascere in Cristo i nostri figli col Battesimo, i giorni in cui hai spezzato con loro per la prima volta il Pane Eucari­stico, abbiamo capito meglio di dover essere segno d'amore nella comunità, purché tu ne davi testimonianza, celebrando con gli occhi lucidi e voce tremante, col deside­rio ardente di voler rendere visibile, in quei segni e gesti umani, la loro realtà non visibile e divina.
Tu ci hai sempre amato, senza falsi sentimenti, con pudore, grattandoti la grossa e rossa testa, nascondendo la tua emozione con un rapido allargare di braccia ed uno svelto "ciao".
Non eri "per"noi e "per" la comunità, ma eri "con" noi e "con" la comunità, quasi il più grosso in mezzo a noi, certamente "il più piccolo" col tuo sorriso disarmante.
Ci hai sempre amato con fedeltà, anche quando non volevamo capirti e pretende­vamo che tu ci capissi, anche quanto ti davano i "balletti", più pesanti dei mobili e tu te li caricavi sulle quadrate spalle e non dicevi una parola di lamento.
Ci hai amato concretamente, totalmente, tanto che il materiale del tuo amore ti ha letteralmente arso, liberando il tuo spirito immortale.
Ci hai amato fedelmente, totalmente, concretamente, comunitariamente. Sei sta­to veramente sacramento (segno) dell'amore di Cristo per gli uomini.
Anche dopo la tua partenza hai lasciato un segno, la nostra firma che è sempre la stessa, quella che abbiamo ritrovato stranamente intatta, tra le tante cose brucia­te, sotto un articolo che hai conservato per tanti anni, tra le tue cose più care, con tanto amore.
Ciao a te, vecchio Don.
Grazie a te, nuovo Don.
Mieti
"Vivere e Comunicare" - aprile 1978
Torna ai contenuti