La volontà manifesta la persona
Manifestare
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L’elaborazione della verità saggia le intenzioni per determinare se l’atto libero possa realizzare l’essere buono con il bene, o se un male possa privare o far mancare tale realizzazione morale. Quando la coscienza si fa dipendente dalla verità, segna i limiti dell’autonomia e forma il dovere costituendo la persona determinata al bene in libertà e morale.
Scheler cerca il senso della dipendenza con cui il vero entra nella coscienza e condiziona l’esperienza analizzata dall’intelletto; così la coscienza conosce il valore morale dell’atto e vive l’esperienza del vero e del dovere, nonché dell’incertezza morale e del falso di coscienza. La ricerca della verità manifesta e giustifica le norme morali con valori convincenti in quanto i beni per cui si ubbidisce si rivelano veri e ciò rende viva nella coscienza la responsabilità delle proprie azioni, dalle cui conseguenze emergono i valori sorvegliati dalla coscienza; perciò il dovere è la risposta matura e responsabile ai valori morali.
Per non condizionare la libertà, Kant prescinde dalle relazioni con il Creatore e dall’esperienza della legge naturale scritta nella coscienza; eppure una coscienza matura desume norme e, senza contraddirsi nel dovere, è libera d’agire o d’astenersi nel rationabile obsequium; tale coscienza morale accetta i valori riconosciuti, che chiamano alla responsabilità di realizzarsi nella bontà.