Il senso naturale della responsabilità
Sentire
Il rispetto dei diritti naturali e innati preserva la dignità della persona, ma il desiderio di nuovi diritti soggettivi sulla vita può distorcere la verità e sfigurare l’uomo; se il desiderio ignora che la vita ci è affidata per la custodia e non per disporne liberamente, allora la volontà condiziona e abusa del diritto stesso.
Per millenni e fino a pochi decenni fa ogni società aveva sviluppato il senso del dovere che spinge ad agire al di sopra dei propri desideri e frena l’egoismo che, dimentico dei bisogni spirituali, è capace di travolgere la persona stessa.
Il bisogno di sopravvivere, prima responsabilità, è in immediato conflitto con la natura e con gli altri. Per esperienza, sorgono timori per i pericoli naturali e le reazioni dell’altro, regolate da rapporti di forza, astuzia o buon senso, insieme alle opportunità di baratto, commercio e associazione.
Il timore è il primo contrappeso al desiderio di libertà d’azione valutato prima di ogni agire, così come il senso di responsabilità spinge ad agire a fronte di bisogni nonostante timori e fatiche.
Nell’incontro, in modo opposto al conflitto o alla sconvenienza, il timore di trovarsi al posto dell’altro in difficoltà e in sofferenza può far scattare il desiderio di trovare aiuto per sé in condizioni simili, di trovare in futuro compassione, ovvero può far provare ora compassione per l’altro.
Dalla persona scaturisce un sentimento di responsabilità e compassione che muove verso l’altro, come riconoscimento di un altro sé e possibile amico, promuovendo il bene verso un fratello.