Antonio Rosmini e l’ontologia della norma morale
Morale
Un soggetto pensante incontra un oggetto ideale nell’atto conoscitivo, che si realizza appieno quando il primo conosce, vuole e ama il secondo.
Nulla può costringere la volontà a quanto essa stessa conosce; anziché assentire di buon animo, può far mentire in ribellione per ripudiarlo.
Se l’uomo conosce la verità, eppure la disconosce, lotta interiormente, con una volontà intelligente che lo rende cattivo moralmente; tuttavia, la verità mostra la sconvenienza e turpitudine di alterare e contraffare quanto noto e nell’onestà sospinge la volontà con il rimorso.