Il dovere, senso privilegiato della volontà - 24 parole per un linguaggio etico e personale

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23 parole "personali"
sulle orme di San Giovanni Paolo II .
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Il dovere, senso privilegiato della volontà

Sentire
La consapevolezza della gravità del peccato e dell’incapacità di giustificarsi viene dalla Legge; senza di essa l’uomo non ha timore di Dio.
Nella parabola l’uomo ricco non si accorge del povero Lazzaro che stava alla sua porta. Non si dice che è cattivo, ma è anestetizzato dalla mondanità e senza amore ingoia ogni bene e asseconda le voluttà.
L’apparenza piace, ma rende indifferenti e distoglie lo sguardo dai poveri e sofferenti, i prediletti del Signore. Vivendo per sé il ricco non esce dal suo egoismo, insiste per un suo bisogno, pur rimasto senza nome non avendo realizzato la sua vita. Lazzaro invece esprime dignità nel silenzio, senza lamenti né profezie di sventura o giudizi che rattristano. Chi annuncia la speranza porta gioia e guarda oltre il male, attento alle necessità del prossimo; l’aiuto agli altri, da non delegare o rimandare, è un tempo di grazia che, donato a Gesù, è amore riposto in cielo.
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