Il diritto naturale e la norma personalistica
Norma
[segue da il diritto naturale]
Il diritto naturale presuppone che ente e valore siano congiunti ed interdipendenti, in modo razionalmente conoscibile e realizzabile. Ciò è visto dal positivismo come ingerenza sulla morale, ma la verità sul bene supera l’esperienza del valore e giustifica le norme, affinché la natura dell’agire umano concretizzi i principi del bene e della bontà.
Alcuni fenomenologi, tra i quali Scheler, ritengono che i valori siano sensibili, ma sfuggenti alla ragione; tuttavia, ogni atto è giusto in riferimento al diritto naturale proprio e del prossimo, per ciò che è e che vale; così emerge la natura della persona quale fine dell’azione in relazione con gli altri.
La sensibilità morale scopre negli atti il momento personale che realizza la propria umanità e che partecipa a realizzare il mondo e la comunità.
La persona può diventare un autentico partecipante della Legge Eterna, quando eleva il diritto naturale, da necessità mentale e spirituale, a libertà di assumere i propri compiti.