Il soggetto dell’operatività e del dovere - 24 parole per un linguaggio etico e personale

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23 parole "personali"
sulle orme di San Giovanni Paolo II .
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Il soggetto dell’operatività e del dovere

Atto
La responsabilità si lega nell’intimo all’atto, non a quanto accade per cause esterne, e diviene oggettiva nella coesistenza con altri, riconoscibile davanti a qualcuno e davanti a Dio; l’esperienza vede la coscienza giudicarsi e manifestare dipendenza dalla propria volontà e libertà nel determinare la propria persona.
Attuare un bene conduce alla beatitudine, realizza la persona nell’unione creativa della verità con la libertà; invece il “piacere che accade” o il solo “posso ma non sono costretto” non generano felicità; anzi, si sperimenta la felicità nel partecipare ad azioni che uniscono le persone.
L’agire responsabile subordina la libertà alla verità mediante il pensiero e la volontà. La persona non ha necessità di agire in modo non necessario, ha la volontà libera fino all’autodeterminazione che la fa sentire libera.
La spiritualità della persona si rivela nell’unione con l’atto che compie e in cui si realizza, esprimendo responsabilità nella determinazione e nella coscienza morale, con libero riferimento alla verità nella misura del bene.
Operatività, dovere, responsabilità, libertà, verità non sono sensibili, ma ogni persona con l’intelletto può cogliere, sperimentare e interiorizzare la verità della spiritualità.
 
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