La condizione di peccato dell’umanità - 24 parole per un linguaggio etico e personale

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23 parole "personali"
sulle orme di San Giovanni Paolo II .
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La condizione di peccato dell’umanità

Condizione
Il mandato del Creatore è di scoprire, usare e ordinare le leggi e i valori del creato con legittima autonomia; chi lo dimentica è destinato a sparire, perché da Dio riceve anche consistenza, verità e bontà. Scienza e morale non si oppongono alla fede, perché tutto ha origine dal medesimo Dio, che ci invita a cercare la verità, base dell’esperienza, alla cui luce l’uomo deve decidere di sé.
La ragione e la volontà devono dominare su istinto e passioni per la responsabilità in rapporto all’ordine morale oggettivo, di cui la retta coscienza è interprete, per riconoscere i doveri verso Dio, se stessi e gli altri nei giusti valori, non arbitrariamente, ma conformando l’agire all’intenzione creatrice di Dio.
I veri valori della vita e della famiglia devono essere trasmessi ai figli con convinzione, responsabilità e disciplinata padronanza di sé, per sviluppare in loro spiritualità e sensibilità. Ciò è fonte di grandi gioie per gli sposi, quali liberi e responsabili collaboratori di Dio creatore.
I figli hanno bisogno di cura, amore e affetto per crescere come persone responsabili, mature ed equilibrate, perciò occorrono buoni esempi, che li conducano alla virtù; lo sviluppo armonico delle loro capacità farà loro acquisire senso di responsabilità nella propria vita cercando la vera libertà e la giustizia del regno di Dio per rinnovare il mondo con competenza, cooperazione e carità; a ognuno è affidata la responsabilità del sacro dono della vita propria e altrui, mai rivendicabile, né dominabile e manipolabile.
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