La condizione di peccato e la grazia - 24 parole per un linguaggio etico e personale

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23 parole "personali"
sulle orme di San Giovanni Paolo II .
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La condizione di peccato e la grazia

Peccato
L’uomo poteva realizzarsi in armonia con il disegno divino, esserne mediatore per gli altri e riconoscere la presenza e la grazia di Dio; perciò il peccato significa anche non accettare la cooperazione all’opera di Dio.
Le responsabilità saranno giudicate sia in base alle proprie opere, sia in base alle opere compiute in solidarietà generazionale, ma le conseguenze ricadranno anche su altri o sui figli.
Gesù ammonisce chi non lo accetta e raffigura i profeti e se stesso nel racconto dei vignaioli che uccidono sia i messi che il Figlio.
Gesù toglie il peccato di chi si converte, ma chi rifiuta il Suo messaggio permane nella condanna.
Ogni uomo, costituito peccatore dalla disobbedienza di Adamo, è tuttavia salvato dall’obbedienza di Cristo, modello di solidarietà e fraternità, che chiama all’unione in Lui e alla comunione tra gli uomini.
v. anche le pagine relative a controversie sul peccato e la controversia sulla grazia
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