La Legge di Dio Creatore (Strofe f5 parte 5 di 5) - Romanze di San Giovanni della Croce

Le Romanze di San Giovanni della Croce    link ai versetti commentati della VII Romanza
Vai ai contenuti

La Legge di Dio Creatore (Strofe f5 parte 5 di 5)

La VII Romanza > I messaggi
e traendola dal lago
a te la volgerò
La sposa è nel lago del mondo, soggetta alle onde del dubbio, ed incapace ad uscirne.
Dio è Abisso invalicabile a ogni creatura, ma il Figlio non è soltanto in rapporto col Padre: con l’Incarnazione è in rapporto con la creazione.  
Per sollevare la sposa da travagli e pene , lo Sposo asciugherà sudore e lacrime, con la consolazione dell’annuncio  e con la forza della Grazia d’Amore che Egli stesso è.
La Grazia sgorgherà dal cuore aperto dell’Amante e farà innamorare per sempre l’amata.  Unirà a sé la Chiesa-Sposa nella Croce,  la abbraccerà con la Croce; dalla Croce finalmente strapperà il velo  ed insieme si volgeranno al Padre.
Don Divo Barsotti medita sul fine della creazione dell’umanità:
Il nostro rapporto non ha fine nel Figlio se il Figlio è pura relazione di amore al Padre. [...]
Il Figlio è rivolto al Padre, è dinanzi al suo Volto.
Nella sua unione nuziale col Figlio di Dio,
la sposa parteciperà al rapporto infinito di amore che il Figlio ha col Padre suo.
La sposa guarderà il Padre con gli occhi del Verbo.
La vita cristiana termina nella lode del Padre. Fatti una sola cosa col Figlio, noi stessi saremo con Lui lode della sua gloria, vivremo col Figlio nel seno del Padre.
Mi voluntad es la tuya
el Hijo le respondía­,
y la gloria que yo tengo
es tu voluntad ser mía,
y a mí me conviene, Padre,
lo que tu Alteza decía,
Ya que el tiempo era llegado
en que hacerse convenía
el rescate de la esposa,
que en duro yugo servía
debajo de aquella ley
que Moisés dado le había,

el Padre con amor tierno
  de esta manera decía:
  ­Ya ves, Hijo, que a tu esposa
  a tu imagen hecho había,
y en lo que a ti se parece
  contigo bien convenía;
  pero difiere en la carne
  que en tu simple ser no había

porque por esta manera
tu bondad más se vería;
veráse tu gran potencia,
justicia y sabiduría;
irélo a decir al mundo
y noticia le daría
de tu belleza y dulzura
y de tu soberanía.

En los amores perfectos
  esta ley se requería:
  que se haga semejante
  el amante a quien quería;
 que la mayor semejanza
  más deleite contenía;
 el cual, sin duda, en   tu esposa
  grandemente crecería
  si te viere semejante
 en la carne que tenía.
Iré a buscar a mi esposa,

 y sobre mí tomaría
  sus fatigas y trabajos,
en que tanto padecía;

y porque ella vida tenga,
  yo por ella moriría,
  y sacándola del lago
  a ti te la volvería.
Torna ai contenuti