La reazione alle novità
S. Giovanni della Croce > La vita del Santo
Nella Chiesa di quegli anni, spesso coloro (detti «osservanti» o «scalzi») che volevano «riformare» i propri istituti religiosi si scontravano con quanti non volevano rinunciare ad abitudini più tranquille e rilassate.
Anche le regole rinnovate da Teresa e Giovanni suscitarono preoccupazione e portarono alla divisione dei fratelli. Argomentazioni «teologiche» volevano giustificare motivazioni e confusioni che condussero alla triste storia di odio entro l'Ordine Carmelitano con zelo “religioso” per la difesa dell' “onore” di Dio.
Aggressività e invadenza degli “scalzi” in nome della «santa causa» si contrapponevano a sotterfugi e violenza dei “calzati” a difesa dell'Antica Osservanza.
Per entrambi gli “schieramenti” non mancavano persone sante ed equilibrate, ma influiva, spesso aggravando, chi a diverso titolo vantava qualche «autorità».
“I rappresentanti del Generale dell'Ordine, quelli del Re di Spagna e quelli del Nunzio pontificio agivano tutti in concomitanza e spesso in conflitto tra loro, al punto che talvolta anche i ben intenzionati non riuscivano più a capire da che parte stessero il diritto di comandare e il dovere di obbedire” nei conflitti di giurisdizione.
Non i migliori passarono all'azione ed il “mite e piccolo fra Giovanni della Croce” divenne il bersaglio designato, “vittima designata e immolata”.