La riforma con S. Teresa
S. Giovanni della Croce > La vita del Santo
Dopo aver rifiutato alcune buone offerte, sceglie nel 1563 l'ordine dei carmelitani, e nel 1564 fa la professione. Da Medina passa a Salamanca e studia per tre anni arti e filosofia.
Nel 1567 incontra santa Teresa, che ha già il permesso del padre generale dell'Ordine di dare inizio alla riforma dei frati, e lo dissuade dall'entrare nei certosini: fra Giovanni promette di abbracciare la vita dei Descalzos purché «non si tardi troppo».
Terminato un anno di corso di teologia a Salamanca, nel 1568 torna a Medina e da lì si trasferisce con la santa a Valladolid, dove si informa dettagliatamente della vita scalza alla quale sta per dare inizio. Parla e discute con Teresa i suoi punti di vista.
Lascia Valladolid per Duruelo (Avila), ove prepara il futuro primo convento. Il 28 novembre 1568 inizia la vita rinnovata del Carmelo, in una povera fattoria, che Teresa chiama «piccola anticamera di Betlemme».
Fra' Giovanni in quella solitudine si dedica alla preghiera, alla contemplazione e all'apostolato nei borghi vicini. Santa Teresa visita il convento nella quaresima del 1569, testimonia e si rallegra dell’apostolato tra umili e poveri, ma prega la moderazione nella penitenza e nella mortificazione.
Giunge la visita del padre provinciale che nomina il compagno fra Antonio superiore della casa e Giovanni della Croce maestro dei novizi (il primo maestro dei novizi dei carmelitani scalzi).
Vari incarichi lo conducono a Macera de Abajo (Salamanca), Pastrana (Guadalajara), Alcalà de Henares e infine ad Avila nel 1572, dove rimarrà fino al dicembre del 1577 come confessore del monastero delle carmelitane dell'Incarnazione, dov'è priora Teresa dal 1571 al 1574.
Ad Avila molte persone si avvalgono della sua direzione spirituale e cresce la fama del suo potere taumaturgo sui demoni.