L'uomo, oggetto di attenzione
Un progetto e un fine
L’evento dell’Incarnazione è professato nel Simbolo: per noi uomini con il fine della nostra salvezza:
“Qui propter nos hómines et propter nostram salute descéndit de cælis.”
È Parola di Verità e Speranza, alla quale possiamo essere attratti con un sentire antropocentrico; la VII Romanza di San Giovanni della Croce accompagna piuttosto ad una lettura cristocentrica.
Il Vangelo presenta una mortalità umana che risorge per un avvenire di eternità, attraverso un giudizio per entrare nel suo regno che è per tutti e per ciascuno di noi.
Questo già ricolma la capacità di credere e gioire per chi ha Fede, ma è considerato “troppo” e quindi “illusione” per chi rifiuta la Fede.
L’incarnazione di Dio inizia una storia di Redenzione e Salvezza attraverso la Passione. Pur documentata, la Buona Novella è distante nel tempo e, scevra di vittoria e dominio secondo il senso del mondo, oggi come allora è schernita o posta in dubbio da pretese di moderne prove “scientifiche”.