Analisi dei vocaboli - Romanze di San Giovanni della Croce

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Analisi dei vocaboli

La VII Romanza
Nelle opere maggiori San Giovanni della Croce spiega che con le parole di una poesia si può muovere lo spirito alla ricerca di Dio, con un dialogo della ragione che ricerca il buon agire.
Divo Barsotti ricorda che un linguaggio logico e preciso perde di ricchezza e vitalità,   ma c’è bisogno di parole significative per formare una poesia.
La presente ricerca delle ricorrenze nelle romanze, e in particolare nella settima, si limita a fornire dei riferimenti oggettivi ai temi e ai messaggi che aiutano a introdurci “nella luce infinita del mistero di Dio”.  

La varietà lessicale denota ricchezza e padronanza; la gran varietà di sinonimi, le poche ripetizioni sono verosimilmente volute insistenze.
Per contro, alcuni termini compaiono frequentemente nelle romanze in generale, ma sono poco utilizzati nella “settima”, eppure costituiscono una cornice di concetti imprescindibili per la corretta lettura dell’opera:
- voci del verbo ‘tener’ (avere, serbare) all'indicativo e al condizionale presente, usati ad esempio nella prima romanza in riferimento alla sostanza trinitaria, che è, che ha, che ritiene conveniente (e realizzerà);
- singolare e plurale del sostantivo ‘amor’, che insieme ad altre voci con la stessa radice ricorrono frequentemente anch'esse fin dalla prima romanza,  per esprimere poeticamente la SS. Trinità e l’immutabile essere ed eterna attività;
- ‘daría’, per lo slancio amoroso del dare alla Sposa,  dal Padre l’essere (II romanza), dal Figlio il suo splendore (III), e l’annuncio di chi è il  Padre (VII).
Altri termini appaiono in modo abbastanza equilibrato, nella settima romanza come nell'insieme generale. Il loro raggruppamento ci permette di stilare una sequenza di temi che al di là dell’emozione collocano soggetti, oggetti e opportunità nel progetto creativo divino:

Il dialogo Trinitario sulla Creazione
I Soggetti del dialogo Trinitario: il Padre e il Figlio
l'azione creatrice: dire e rispondere

Dio ha un progetto condiviso con il Figlio, che si propone d’agire con:
I soggetti delle nozze: l'amante e la sposa;
i doni promessi per l’umanità sposa: la vita e il vedere (Cristo, Dio) che si fa visibile;
origine, motivi e fine della creazione: i perché, il diletto, la gloria, la sapienza;
azioni e tempo per l’azione: crescita, tempo, prendere, morire.

Questi termini, conducono ai due temi della settima romanza:
- il Padre dice al Figlio di volerlo amante con una sposa che deve crescere; il Padre intende rendere il Figlio felice e glorioso;
- il Figlio risponde al Padre; nel tempo prenderebbe su di sé (fatiche e travagli) della sposa, e morirebbe per la vita della sposa in modo che veda la sapienza del Padre.
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