La convenienza dell'Incarnazione (strofe c4, parte 5 di 8) - Romanze di San Giovanni della Croce

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La convenienza dell'Incarnazione (strofe c4, parte 5 di 8)

La VII Romanza > I messaggi
il quale [diletto], senza dubbio, nella tua sposa
grandemente crescerebbe
La gioia degli sposi cresce vedendosi: senza dubbio, appunto.
Sin duda” poteva non essere scritto, ed è incluso tra virgole rendendolo esplicitamente un elemento secondario, ma in esso possiamo individuare un messaggio.
Il dubbio instillato dal serpente fu il peccato originale dell’umanità: diffidare di Dio ci allontanò da Dio e ci fece perdere lo stato di grazia e ci fece agire contro la sua Parola.
In questo senso è possibile leggervi l’indipendenza dell’Incarnazione dal bisogno della Redenzione   o, in una più lineare traduzione e lettura del senso, il diletto crescerebbe grandemente nella sposa e senza il peccato, in quanto lo Sposo viene innanzitutto per la sposa e, perché la sposa sia degna, viene a perdonare i nostri peccati e a salvarci: il diletto dello Sposo è pieno nelle nozze con la sua Sposa redenta.
Mi voluntad es la tuya
el Hijo le respondía­,
y la gloria que yo tengo
es tu voluntad ser mía,
y a mí me conviene, Padre,
lo que tu Alteza decía,
Ya que el tiempo era llegado
en que hacerse convenía
el rescate de la esposa,
que en duro yugo servía
debajo de aquella ley
que Moisés dado le había,

el Padre con amor tierno
  de esta manera decía:
  ­Ya ves, Hijo, que a tu esposa
  a tu imagen hecho había,
y en lo que a ti se parece
  contigo bien convenía;
  pero difiere en la carne
  que en tu simple ser no había

En los amores perfectos
  esta ley se requería:
  que se haga semejante
  el amante a quien quería;
 que la mayor semejanza
  más deleite contenía;
 el cual, sin duda, en   tu esposa
  grandemente crecería

  si te viere semejante
 en la carne que tenía.
porque por esta manera
tu bondad más se vería;
veráse tu gran potencia,
justicia y sabiduría;
irélo a decir al mundo
y noticia le daría
de tu belleza y dulzura
y de tu soberanía.

Iré a buscar a mi esposa,

 y sobre mí tomaría
  sus fatigas y trabajos,
en que tanto padecía;

y porque ella vida tenga,
  yo por ella moriría,
  y sacándola del lago
  a ti te la volvería.
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