La convenienza dell'Incarnazione (strofe f4, parte 8 di 8) - Romanze di San Giovanni della Croce

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La convenienza dell'Incarnazione (strofe f4, parte 8 di 8)

La VII Romanza > I messaggi
e affinché abbia la vita,
io per lei morirei,
La vita nel mondo è effimera e dal mondo non si può ottenere ciò che trascende il mondo. L’essere nel mondo non è vera vita, è solo una possibilità di incontro con la vera vita che è il Figlio, una possibilità di giungere al proprio fine che è unirsi a Lui, lo Sposo.  
Il fine per cui siamo stati creati è altissimo: essere dono del Padre al Figlio. Siamo però le uniche creature incapaci di raggiungere il proprio fine, dispersi tra le vie del mondo, dubbiosi sulla verità, e quasi senza vita.
Solo il Figlio ci cerca e ci mostra la verità, ci raccoglie e ci riconduce sulla via.  
Per essere riconosciuto quale dono di vita da ognuno,  specialmente da chi è nell'abisso della sofferenza, con l’Incarnazione il Figlio si accomuna all'uomo nella morte per farlo risorgere nella vita gloriosa.
Mi voluntad es la tuya
el Hijo le respondía­,
y la gloria que yo tengo
es tu voluntad ser mía,
y a mí me conviene, Padre,
lo que tu Alteza decía,
Ya que el tiempo era llegado
en que hacerse convenía
el rescate de la esposa,
que en duro yugo servía
debajo de aquella ley
que Moisés dado le había,

el Padre con amor tierno
  de esta manera decía:
  ­Ya ves, Hijo, que a tu esposa
  a tu imagen hecho había,
y en lo que a ti se parece
  contigo bien convenía;
  pero difiere en la carne
  que en tu simple ser no había

porque por esta manera
tu bondad más se vería;
veráse tu gran potencia,
justicia y sabiduría;
irélo a decir al mundo
y noticia le daría
de tu belleza y dulzura
y de tu soberanía.

En los amores perfectos
  esta ley se requería:
  que se haga semejante
  el amante a quien quería;
 que la mayor semejanza
  más deleite contenía;
 el cual, sin duda, en   tu esposa
  grandemente crecería
  si te viere semejante
 en la carne que tenía.
Iré a buscar a mi esposa,

 y sobre mí tomaría
  sus fatigas y trabajos,
en que tanto padecía;

y porque ella vida tenga,
  yo por ella moriría,

  y sacándola del lago
  a ti te la volvería.
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