Vivere sotto la Croce. Rimpianto e illusioni o speranza e misericordia?
sotto_la_Croce
A proposito di una "profonda incertezza" che vedeva in una installazione di arte moderna, un amico scriveva nell'ambito di un club fotografico:
"È impossibile dire se sia tragica o intrisa di speranza. Forse entrambe le cose?
La famiglia incarna la complessa e inquietante esperienza legata all’andare avanti nel mondo di oggi drasticamente cambiato?
Se così fosse, la domanda più ampia sarebbe la seguente:
cerchiamo rifugio in chi eravamo o cerchiamo delle vie di fuga in chi potremmo diventare?"
Mi colpì il senso dato alla vita e alla famiglia che per vocazione la tramanda.
Sì, è una esperienza complessa, ma anche nel "mondo di oggi drasticamente cambiato" definirla inquietante e "legata all'andare avanti" mi sono parse segno di pessimismo e rinuncia.
Certo, i fallimenti della vita sono duri e talvolta tragicamente invincibili, ma una speranza ben riposta dovrebbe di sua natura rimanere almeno negli aspetti che trascendono la vita stessa.
La domanda finale mi parve relegare la speranza ad un ruolo di fuga dal presente, come rimpianto del passato oppure come illusione nel futuro.
Decisi quindi di rispondere...
Spiegazione articolata, grazie!
Personalmente non mi sento descritto dalle alternative dell'artista.
Preferisco sentirmi un componente che contribuisce per il bene comune, non importa quanto ciò riesca o quanto interessi agli altri, ma tenermi fermo con buone intenzioni nelle mie azioni.
Per porre il concetto in altre parole ed in immagini ricorro ad una "installazione" di ignoti artigiani oltre 100 anni fa...
eccomi, pietra viva in mezzo ad altre pietre vive, non importa se piccola o grande, se messa al centro o posta a lato, sopra o sotto, ...
importante è contribuire all'edificazione
più grande ed organica
capace di custodire
un bene più grande
ciao a tutti! :)