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Dogmi (10-II-2024) citazione in un messaggio in rete e apologetica della parola "Dogma"
Un amico citava Steve Jobs:
Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro.
Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone.
Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore.
E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione.
Ripresento la replica.
L'accezione di "dogma" è stata utilizzata nel senso odierno, materialista e scettico.
"Wiki" infatti così recita:
Il termine dogma (o domma) è utilizzato generalmente per indicare un principio fondamentale di una religione, o una convinzione formulata da filosofi e posta alla base della loro dottrina, da considerarsi e credere per vero, quindi come un assioma o postulato non soggetto a discussione da chi si reputa loro seguace o fedele. Il termine può essere applicato in senso estensivo a discipline diverse da quelle religiose.
Wiki stesso nel successiva paragrafo etimologico ripresenta una posizione meno modernista:
"L'espressione δόγμα ποιεῖσθαι, dógma poieisthai significa: deliberare, emettere un decreto.
È a questa espressione che bisogna riferirsi quando si parla di "dogma della Chiesa". Si tratta di un pronunciamento del Papa o di un Concilio in unione con il Papa, per definire espressamente una verità di fede, talvolta oggetto di precedente discussione".
Rilevo che il dogma non è imposizione, ma esposizione di un risultato di una precedente discussione, utile per riassumere una verità difficile da raggiungere senza l'adeguata assistenza, ma tuttavia una verità assolutamente congruente con ogni altra verità accertata ed esposta in modo chiaro e comprensibile, che possa fare da base per gli sviluppi futuri della conoscenza.
Da altri testi riporto una definizione veritiero, ma purtroppo poco conosciuta, di "dogma"
“La verità cattolica permane identica a se stessa”. “Se il dogma è vero non può disdire se stesso”.
Dogma non è una nuova creazione, non rinnova e nemmeno riformula in contraddizione. Le formule dogmatiche sono sempre vere, sebbene possono essere incomplete. Esse corrispondono esattamente al loro oggetto, sebbene non lo esprimano tutto intero; sono positive, assolute, definitive, come l’oggetto stesso.
Non si può dire che le formule dogmatiche impongano al teologo un determinato sistema filosofico, perché obbligano soltanto ad ammettere un certo numero di nozioni fondamentali ratificate dal senso comune e della filosofia perenne.
Queste nozioni offrono tutte le desiderabili garanzie di verità e non possono impedire al teologo di accogliere con benevolenza tutte le vere acquisizioni del pensiero moderno e contemporaneo e di essere perfettamente aggiornate dal punto di vista filosofico.
Annoto con rammarico che il malinteso è sempre stato una delle migliori armi della retorica.