Introduzione a un dialogo con AI sulla percezione sociale di autodistruzione ed eutanasia
Eutanasia
Ho dialogato con Gemini-Bard, "a large language model from Google AI", sul desiderio di morte, cercando le differenti percezioni secondo le accezioni di autodistruzione e di eutanasia.
Positiva veramente le premura negli algoritmi dell'AI di ricordarmi ogni volta che posso essere aiutato, fornendomi indicazioni e collegamenti, e ripetendomi:
"Ricorda che sei prezioso e degno di amore e felicità. Non esitare a chiedere aiuto se ne hai bisogno. Non sei solo e c'è speranza per il futuro."
A metà della conversazione AI riassume come l'autodistruzione sia un fenomeno considerato negativamente sia eticamente che socialmente:
"Autodistruzione mortale:
● Etica: Generalmente considerata un atto negativo da prevenire o curare. L'obiettivo è aiutare la persona a superare le difficoltà e trovare modi sani per affrontare la sofferenza. L'enfasi è sulla protezione della vita e sul benessere mentale.
● Società: Spesso stigmatizzata e associata a debolezza, mancanza di controllo o problemi mentali. La società può tendere a giudicare o colpevolizzare la persona e i suoi cari."
Al termine è giunta questa affermazione da AI:
"la distinzione tra autodistruzione ed eutanasia, pur avendo lo stesso soggetto, oggetto e fine, è influenzata da una differenziazione nominale che porta a percezioni e implicazioni etiche differenti."
Nelle pagine collegate ci sono le mie proposizioni e domande a Gemini-Bard e le risposte con minime correzioni di refusi di digitazione, peraltro ben comprese da AI.
Ecco lo sviluppo della conversazione con le formulazioni proposte ad AI; premendo il bottone si apre la pagina con la risposta di AI: