Statio VII
Gesù cade la seconda volta sotto la Croce
Isaia 53, 7
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.
Lc 4,6: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio».
Il diavolo ha spesso opportunità di instillare idolatrie con poteri ed averi terreni che danno illusione di forza, sicurezza e influenza sugli altri.
Sa che la debolezza è difficilmente accettata dall’uomo.
Gesù ricorda che l’umanità ha il Signore come unico Dio, senza di Lui è nulla e da Lui ed in Lui ha tutto con la preghiera:
Tu che ci hai aperto le braccia della tua misericordia, non permettere che deviamo mai dal sentiero della vita.
O Santo Spirito, ci affidiamo ai tuoi doni di umiltà e saggezza per sfuggire alle lusinghe dei beni terreni.
Il vero bene comune non dipende da essi, aiutaci a trovare il loro corretto utilizzo per un reale progresso della famiglia e della società.
Siano sempre ardenti i nostri spiriti nella preghiera e concordi con menti e cuori nell’adorare il Signore Dio, perché anche le nostre comunità e la Chiesa tutta progrediscano nella Fede.