Nuovi orari 2023 per le S. Messe
da Lunedì a Sabato alle 17.30
Domenica alle 11.00
Avvisi di Natale
Presepe Vivente a Santa Maria di Granarolo domenica 18 Dicembre alle ore 15
Messe di Natale della vigilia in San Marcellino alle ore 18.00 e a mezzanotte
Avvisi (dall'avviso del 27 Novembre 2022)
A partire da questa Domenica, celebreremo i vespri nel pomeriggio.
Alla Domenica alle ore 16,45, davanti al Santissimo Sacramento. Nei giorni feriali, inseriti nella Santa Messa.
Calendario (aggiornato fino al 10 Dicembre 2022)
8 Dicembre. Solennità dell'Immacolata Concezione della
beata Vergine Maria,
che veramente piena di grazia e benedetta tra le donne, in vista della nascita e della
morte salvifica del Figlio di Dio, fu sin dal primo momento della sua concezione, per singolare privilegio di
Dio, preservata immune da ogni macchia della colpa originale, come solennemente definito da papa Pio IX,
sulla base di una dottrina di antica tradizione, come dogma di fede, proprio nel giorno che oggi ricorre.
7 Dicembre, Sant'Ambrogio. Vescovo di Milano. Milano 374.
In una delle chiese della città, gremita fino all'inverosimile, preti e laici stavano discutendo animatamente sul nome del successore del vescovo Assenzio morto di recente. Ambrogio, il governatore (della Lombardia, Liguria ed Emilia, con sede appunto a Milano) si recò in quella chiesa per calmare gli animi e per incoraggiare il popolo a fare la scelta del nuovo vescovo in un clima di dialogo, di pace e di rispetto reciproco. Il popolo accolse le sue esortazioni, anche perché era un governatore imparziale, stimato e ben voluto dalla popolazione essendosi dedicato sempre al bene di tutti. La sua missione di funzionario pubblico sembrava compiuta e con successo, quando accadde l'imprevisto che gli cambierà completamente la vita. Qualcuno dalla folla, sembra un bambino, gridò forte: "Ambrogio vescovo" e l'intera assemblea, cattolici e ariani, vecchi e giovani, presbiteri e laici, quasi folgorati da quel grido (era un'ispirazione dall'alto?) ripeterono a loro volta "Ambrogio vescovo". Non si diceva già allora "Vox populi, vox Dei"?. A furor di popolo, ecco trovata la soluzione allo spinoso problema. Tutti d'accordo sul nuovo vescovo: il loro governatore, anche se era un semplice catecumeno e per giunta senza ambizioni ecclesiastiche. E l'interessato? Per la verità non era proprio entusiasta. Proprio lui ancora semplice catecumeno e per di più a completo digiuno di teologia (quindi senza un'adeguata preparazione ad essere vescovo)? Si appellò all'Imperatore Valentiniano protestando la propria inadeguatezza all'incarico "datogli" dal popolo. Non trovò una sponda favorevole nell'imperatore: anzi questi gli disse che si sentiva lui stesso lusingato per aver scelto un governatore "politico" (Ambrogio) che era stato ritenuto degno persino di svolgere l'ufficio episcopale (anche perché allora il vescovo di Milano aveva una specie di giurisdizione su quasi tutto il Nord Italia, quindi era un incarico molto prestigioso). Ed Ambrogio accettò. Fu cosi che nel giro di una settimana venne battezzato e poi consacrato vescovo, il 7 dicembre del 374. Cominciava così per lui una seconda vita. Nato a Treviri nel 339-340, nel 370 era governatore della provincia Aemilia et Liguria: guidò la Chiesa di Milano fino alla morte nel 397. È dottore della Chiesa. Si addormentò nel Signore il 4 aprile, ma è venerato in particolare in questo giorno, nel quale ricevette, ancora catecumeno, l'episcopato di questa celebre sede, mentre era prefetto della città. Vero pastore e maestro dei fedeli, fu pieno di carità verso tutti, difese strenuamente la libertà della Chiesa e la retta dottrina della fede contro l'eresia dell'arianesimo e istruì nella devozione il popolo con commentari e inni per il canto.
10 Dicembre, beata Vergine Maria di Loreto
La venerazione per la Santa Casa di Loreto è stata l'origine di quel peculiare santuario frequentato da numerosi fedeli pellegrini per alimentare la propria fede nel Verbo di Dio fatto carne per noi. Questo santuano ricorda il mistero dell'Incarnazione e spinge tutti coloro che lo visitano a considerare la pienezza del tempo, quando Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, e a meditare sia le parole dell'Angelo nunziante l'Evangelo, sia le parole della Vergine che rispose alla divina chiamata. Il santuario. strettamente vincolato alla Sede Apostolica, lodato dai Sommi Pontefici e universalmente conosciuto, ha saputo illustrare in modo eccellente. nel corso del tempo, non meno di Nazaret in Terra Santa. le virtù evangeliche della Santa Famiglia. Papa Benedetto XV proclamò la Beata Vergine di Loreto "Patrono principale presso Dio di tutti gli aeronautici". In data 7 ottobre 2019 Papa Francesco, tramite la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. ha decretato l'inserimento della memoria facohativa della Beata Maria Vergine di Loreto nel Calendario Romano al 10 dicembre, giorno in cui vi è la festa a Loreto.
6 Dicembre. San Nicola di Mira. Pàtara, Asia Minore (attuale Turchia). ca. 250 - Mira, Asia Minore. ca. 326.
La carità è il "miracolo" più grande che nasce dalla fede: prendersi cura degli ultimi, del prossimo in genere, oggi è il messaggio più profetico e rivoluzionario che ci lascia San Nicola. Nato tra il 250 e il 260 a Patara, nella Licia, divenne vescovo di Mira in un tempo di persecuzione e dovette affrontare anche la prigionia: si salvò grazie alla libertà di culto concessa dall'Editto di Costantino nel 313. Difensore dell'ortodossia, forse partecipò al Concilio di Nicea nel 325.
La tradizione gli attribuisce un'attenzione particolare nei confronti dei bisognosi, come le due giovani ragazze che poterono sposarsi solo grazie al dono da parte del vescovo di una dote. Morto attorno all'anno 335, nel 1087 le sue reliquie arrivarono a Bari, dove è venerato come patrono e considerato un protettore anche del ponte di dialogo ecumenico che unisce Occidente e Oriente.
il sito www.personalismo.it ricorda con pagine dedicate
30 Novembre, Sant'Andrea
Apostolo e martire.
Bethsaida di Galilea - Patrasso (Grecia), ca. 60 d.c.
Tra gli apostoli è il primo che incontriamo nei Vangeli: il pescatore Andrea, nato a Bethsaida di Galilea, fratello di Simon Pietro.
Il Vangelo di Giovanni (cap. 1) ce lo mostra con un amico mentre segue la predicazione del Battista, il quale, vedendo passare Gesù da lui battezzato il giorno prima, esclama: "Ecco l'agnello di Dio!".
Parole che immediatamente spingono Andrea e il suo amico verso Gesù: lo raggiungono, gli parlano e Andrea corre poi a informare il fratello Simon Pietro: "Abbiamo trovato il Messia!".
Poco dopo, ecco pure Simone davanti a Gesù; il quale "fissando lo sguardo su di lui, disse: "Tu sei Simone, figlio di Giovanni: ti chiamerai Cefa"". Questa è la presentazione.
Poi viene la chiamata. I due fratelli sono tornati al loro lavoro di pescatori sul "mare di Galilea": ma lasciano tutto di colpo quando arriva Gesù e dice: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini" (Matteo 4.18-20).
Troviamo poi Andrea nel gruppetto — con Pietro. Giacomo e Giovanni — che sul monte degli Ulivi. "in disparte", interroga Gesù sui segni degli ultimi tempi: e la risposta è nota come il "discorso escatologico" del Signore, che insegna come ci si deve preparare alla venuta del Figlio dell'Uomo "con grande potenza e gloria" (Marco 13).
Infine, il nome di Andrea compare nel primo capitolo degli Atti con quelli degli altri apostoli diretti a Gerusalemme dopo l'Ascensione.
E poi la Scrittura non dice altro di lui, mentre ne parlano alcuni testi apocrifi, ossia non canonici.
Uno di questi, del II secolo, pubblicato nel 1740 da L.A. Muratori, afferma che Andrea ha incoraggiato Giovanni a scrivere il suo Vangelo.
E un testo copto contiene questa benedizione di Gesù ad Andrea: "Tu sarai una colonna di luce nel mio regno, in Gerusalemme, la mia città prediletta. Amen".
Lo storico Eusebio di Cesarea (ca. 265-340) scrive che Andrea predica il Vangelo in Asia Minore e nella Russia meridionale. Poi, passato in Grecia, guida i cristiani di Patrasso. E qui subisce il martirio per crocifissione: appeso con funi a testa in giù, secondo una tradizione, a una croce in forma di X, quella detta poi "croce di Sant'Andrea".
Questo accade intorno all'anno 60, un 30 novembre.
3 Dicembre. San Francesco Saverio, sacerdote e missionario gesuita.
Un Santo che ha dell'incredibile. Parti da solo per le Indie, con una sola ricchezza: portare Cristo a chi ancora non lo conosceva. Un esempio di cristianesimo militante. San Francesco Saverio è considerato il più grande missionario dell'epoca moderna. Fu proclamato Patrono dell'Oriente, dell'Opera della Propagazione della Fede e, con Santa Teresina di Lisieux, delle Missioni.
Francesco De Jassu venne alla luce in Spagna il 7 Aprile 1506 nel Castello di Xavier (dal quale poi Saverio) nella Navarra da una nobile famiglia di sani principi religiosi. Dopo la distruzione del Castello e la morte del padre, avvenuti durante la guerra fra Ferdinando di Castiglia e i reali di Navarra , che erano filo-francesi, ebbe inizio un triste periodo per la famiglia dei Saverio.
Francesco, sia per sfuggire alla sconfitta e alla miseria, sia per prepararsi a restaurare la gloria della sua famiglia, si trasferì a Parigi per studiare all'Università. Li prese parte alla vita mondana della città, conobbe umanisti e fu attratto dalle teorie eretiche del tempo, ma fu "salvato" da due figure che lo avrebbero positivamente influenzato. Trovandosi a vivere in un pensionato universitario, ebbe modo di conoscere come compagni di stanza prima il beato Pietro Favre e poi Sant'Ignazio di Loyola.
L'agiografia vuole che sin da subito sant'Ignazio, notando l'interessante temperamento del ragazzo, tentò di distoglierlo dalla sua visione della vita troppo legata ai beni materiali ripetendogli spesso la frase: «Che giova all'uomo guadagnare anche tutto il mondo, se poi perde l'anima?» (Mc. 8,36).
Francesco, all'inizio, mosso dall'antipatia verso Ignazio, rimase indifferente ai suoi richiami ma infine dovette cedere. L'antipatia si trasformò in profonda ammirazione e gratitudine e il 15 agosto del 1534 si consacrò a Cristo tra i primi sette componenti della Compagnia di Gesù. I suoi due fratelli maggiori tentarono di dissuaderlo da una tale decisione riuscendo a procurargli il canonicato a Pamplona, ma era troppo tardi: Francesco era già in viaggio verso l 'Ulla con i suoi compagni, deciso a partire per la Terra Santa.
Giunti a Venezia, non riuscirono a partire per la Palestina a causa delle guerre in corso tra Veneziani e Turchi e così si recarono a Roma dove ricevettero l'approvazione del papa Paolo III e furono ordinati sacerdoti. Il 7 aprile 1541 Francesco partì da Lisbona e dopo un lungo viaggio durato tredici mesi giunse (era il 6 maggio 1542) a Goa, la capitale dell'Oriente portoghese conquistata trent'anni prima.
Francesco come sua abitazione scelse l'ospedale cittadino dormendo in un letto posto accanto a quello del malato più grave. Di giorno si muoveva per la città chiamando a sé i bambini e gli schiavi per educarli al cristianesimo, visitava i malati e i prigionieri guadagnandosi il nome di "padre buono". Si occupò anche dei Paravi, i pescatori di perle, che, vessati dai musulmani, erano passati con i Portoghesi ed erano diventati cristiani, senza però un'adeguata educazione in quanto non si conosceva bene la loro lingua.
Francesco, insieme a due compagni di quell'etnia che gli facevano da interpreti, parti verso i luoghi dei Paravi e con grande fatica tradusse le più importanti preghiere e le verità della fede. Dopo Goa, si mosse in Malacca e nell'arcipelago delle Molucche.
Nel 1549 giunse in Giappone. All'inizio vi fu una buona accoglienza, poi, a causa dei bonzi venne introdotta la pena di morte per chi si battezzava. Il Giappone avrebbe comunque lasciato un ottima impressione a Francesco che se ne andò lasciando una comunità di già 1500 fedeli. Ora gli si prospettava la Cina che in Giappone gli era stata presentata come una terra assai più colta e raffinata.
Per Francesco sarebbe stato l'ultimo viaggio, infatti giunto in Cina si ammalò di febbre e morì. Il suo corpo fu trasportato a Goa dove ancora oggi si trova.
Il foglio informativo di Natale 2021
(clicca sulle icone delle pagine per ingrandire)
foglio di informazione
significato e
storia del presepe
la giornata della pace
17 Gen.: S. Antonio Abate
6 Feb.: giornata per la vita
Avvisi (dall'avviso del 14 Dicembre 2021)
La difesa della vita nascente è un dovere
che coinvolge ogni uomo, di ogni tempo, razza, cultura e religione.
Non ha barriere e si estende all'infinito.
Orari delle Sante Messe (saranno cambiati dal 21 Novembre 2022)
Feriali e prefestive: 18:00
precede alle 17:30 il Santo Rosario
e il Giovedì dalle 17:00 Adorazione Eucaristica
Festive: 8:00 e 11:15
canale telegram: https://t.me/Parrocchie SMarcellino Granarolo