Cupola di testata della navata sinistra e in basso le cappella di San Francesco Saverio e sulle quinte a sinistra la cappella di Santo Stefano e destra l'Altare maggiore
Cupola di testata della navata sinistra e in basso le cappella di San Francesco Saverio e sulle quinte a sinistra la cappella di Santo Stefano e destra il dipinto sopra l'Altare maggiore
Cupola di testata della navata sinistra e in basso le cappella di San Francesco Saverio e sulle quinte a sinistra la cappella di Santo Stefano e destra l'Altare maggiore
La cappella di San Francesco Saverio e sulla quinta a destra la parete laterale del Presbiterio
La cappella di San Francesco Saverio e la cupola in testata sinistra
La cappella di Santo Stefano e la cupola in testata sinistra
La cappella di San Francesco Saverio e la cupola in testata sinistra
La decorazione marmorea con Angeli dell'Altare di San Francesco Saverio
La cappella di San Francesco Saverio e sulla quinta a destra il dipinto in fondo al Presbiterio
La cappella di San Francesco Saverio
La predicazione di San Francesco Saverio ed in alto due Evangelisti sui peducci della cupola
La predicazione di San Francesco Saverio (Domenico Grassi, allievo di Guido Reni)
La predicazione di San Francesco Saverio (Domenico Grassi, allievo di Guido Reni)
nelle nicchie, statue rappresentanti Verginità, Fortezza, Carità e Umiltà (Anselmo Quadro e Bellori), XVII-XVIIl sec)
Fortezza
Il rapace ai piedi simboleggia il dominio sulle avversità, mentre la posa dinamica evoca energia, coraggio e determinazione.
Carità
nutrire e accudire bambini simboleggia l'amore incondizionato e del dono di sé
Umiltà
con i fiori, simbolo di opere di purezza ed innocenza, con un elmo leonino, simbolo di forza richiesta per proteggere la modestia, ma che è rialzato in rinuncia…
Verginità
l'integrità morale e la semplicità evidenziano la virtù con un fiore che richiama a innocenza e spiritualità
Tra gli Altari di Santo Stefano e di San Francesco Saverio, il dipinto "La morte di San Francesco Saverio"
La morte di San Francesco Saverio (Domenico Fiasella)