Santa Maria Assunta di Granarolo (GE) - la storia locale - San Marcellino

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Santa Maria Assunta di Granarolo
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Santa Maria Assunta di Granarolo (GE) - la storia locale

La chiesa di S. Maria Assunta, che torreggia sulla collina di Granarolo, fu la prima chiesa che sorse in questa zona.
La fondò intorno all'anno 1190 un fervente devoto di Maria SS., certo Bencio, come ci attesta una piccola e consunta lapide nel muro di facciata:
"Bencius aedificavit ecclesiam istam".
Egli, comprato il terreno da Balduino Guercio, inalzò su quella vetta la chiesa perché fosse come un santuario, da cui la Madonna stendesse sulla sottostante città il manto materno della sua protezione.
Ad ufficiare la chiesa furono chiamati dallo stesso fondatore i canonici regolari di S. Croce di Mortara che professavano la regola di S. Agostino. La chiesa di Granarolo veniva dedicata a Maria SS. come la maggior parte delle chiese dei Mortariensi, che si erano a lei in modo speciale consacrati.
Sotto la chiesa di S. Maria sorsero due monasteri femminili: quello di S. Giacomo, fondato dalle monache Cistercensi nell'anno 1291, fiorente per lungo tempo e poi distrutto, e quello di S. Margherita, fondato verso il 1300 dalle monache eremite di S.Agostino e ora chiesa di S.Rocco. Quest'ultimo, nell'anno 1555, fu concesso ai frati apostolici dai quali ebbe il titolo di S.Rocco.
Sulla metà del secolo XV la chiesa di Granarolo cessava di essere dei Padri Mortariensi perché la stessa congregazione volta in decadenza veniva riformata ed unita all'ordine dei Canonici Lateranesi. La chiesa ed il monastero passarono alle dipendenze della chiesa metropolitana genovese.
Per lo spazio di un secolo e più la chiesa continuò ad essere ufficiata dai cappellani eletti dai canonici della cattedrale e solo a partire dal 1583 fu costituita parrocchia, fino al 1821, anno in cui il titolo passò alla chiesa di S. Rocco.
La popolazione di Granarolo nell'anno 1535 constava di quattordici famiglie nella parte superiore, diciotto in quella inferiore e quattro nella zona di Caldetto, presso la chiesa di S. Francesco da Paola.
Nel 1746 gli abitanti di Granarolo erano 1227. In quell'epoca, la parrocchia di Granarolo era
"la più estesa ma anche la più scomoda e disastrata di quante altre ve ne fossero dentro il circondario delle vecchie e delle nuove mura di Genova, poiché, cominciando dalle porte di S. Tommaso e costeggiando le vecchie mura per la strada di Oregina fin sotto a S. Barnaba, protendevasi direttamente sino al forte dello Sperone: di la sino alle Tenaglie, poi al convento di Gesù Maria e da li sino alla porta di S. Tommaso. Sicché il circondario di questa parrocchia poteva sicuramente calcolarsi in più di 5 miglia".
In questa grande estensione la zona più popolata era proprio quella che circondava la chiesa S. Rocco; per questo motivo gli abitanti di quella zona reclamarono che la parrocchia fosse trasferita in questa chiesa. La loro richiesta venne accolta il 28 febbraio 1821 dal decreto dall'Arcivescovo Lambruschini; da allora la chiesa di Granarolo da matrice di quella si S.Rocco ne divenne umile succursale.
Trascorso ormai un secolo da che la chiesa era stata privata della sua parrocchialità, la popolazione del quartiere e le esigenze del servizio religioso erano aumentate e si sentiva più che mai il bisogno di ricostituire l'antica parrocchia di S. Maria. Ragion per cui il Cardinale Carlo Dalmazio Minoretti, Arcivescovo di Genova, con decreto 20 ottobre 1928, ricostituì la chiesa di S. Maria di Granarolo in parrocchia, con tutti i diritti, oneri e privilegi.
La chiesa venne dedicata all'Assunzione di Maria SS. al cielo, riprodotta in affresco sulla facciata dal pittore genovese Achille De Lorenzi. Con la nuova facciata, ritoccata poi in epoche successive, si procurò l'ampliamento del piazzale. I lavori presero il via il 26 luglio 1903.
Dal 1990,
al tempo della venuta del nuovo parroco Don Nicola De Virgilio, in sostituzione del Sacerdote Don Giordano Raffaele, dimessosi dall'incarico per ragioni di salute e di età, furono eseguiti dei lavori di ristrutturazione dell'abside all'interno della chiesa: fu arretrato l'altare maggiore dalla sua posizione originaria e venne costruito l'altare della celebrazione con materiale marmoreo ricavato dal pulpito pre-esistente, adattato a mensa e a nuovo ambone, secondo le esigenze della riforma liturgica stabilita dal Concilio Vaticano II.
 
I lavori durarono circa un anno, con grande partecipazione della popolazione, entusiasta per la venuta del nuovo parroco e pronta a collaborare con lui. Fu una grande opera di volontariato sotto la guida dell'architetto Marco Carossino. I nomi delle persone che collaborarono a quel restauro sono stati trascritti in una pergamena, riposta all'interno dell'altare della celebrazione, perché il Signore li possa custodire sempre nel suo ricordo.
 
Ad inaugurare la Chiesa nel suo stato attuale, fu l'allora Arcivescovo di Genova Cardinal Canestri, il 4 settembre 1992, in occasione della festa patronale della Madonna della Guardia, celebrata la prima settimana di settembre. Nello stesso periodo venne inaugurata la Via Crucis in rame sbalzato, opera dello scultore Santo Buscema, dono di varie famiglie alla chiesa.
La stessa festa patronale della Madonna della Guardia fu organizzata con un nuovo entusiasmo e arricchita di manifestazioni esterne, occasione di una maggior comunione fraterna per la popolazione di Granarolo: la festa dei bambini, la celebrazione della S. Messa con i sacerdoti del vicariato, i festeggiamenti per le coppie di coloro che celebrano gli anniversari del matrimonio, la processione con la statua della Madonna della Guardia portata in spalla dai nostri giovani con la partecipazione della banda musicale e con la cantata finale alla Madonna, lo spettacolo folkloristico e le serate musicali.

In seguito si è voluto dare alla Parrocchia una sede per il tempo libero dei ragazzi e degli anziani. Ma furono i lavori di ristrutturazione del prato della chiesa che impegnarono i ragazzi per dare al quartiere uno spazio verde e incontaminato ai bambini ed alle loro famiglie, dal quale si può godere un panorama di Genova di incantevole bellezza. Il livello del terreno fu elevato con detriti riportati dalla ristrutturazione dei campi sportivi dell'Istituto Don Bosco di Sampierdarena. Il terreno di recupero fu portato su con un camion e, data la difficoltà di accesso alla chiesa, trasportato poi con piccoli mezzi sul prato dove venne disteso e seminato. Venne poi un po' alla volta abbellito di una graziosa fontana al centro ed arricchito poi di giochi per bambini : una palestrina, lo scivolo, l'altalena, un ponticello mobile e una piramide girevole, su un pavimento di fondo in piastrelle antiscivolo. Tutti questi giochi vennero acquistati con il contributo della Regione Liguria, con i finanziamenti previsti dalla legge sugli oratori. La sua messa in opera fu realizzata dal generoso impiego degli abitanti di Granarolo alta. Ora questo prato, in erba naturale, così attrezzato, è il parco giochi per i piccoli e per le famiglie che si trovano in questo piccolo angolo di paradiso salubre, lontano dall'inquinamento e dallo smog. Accessibile a tutti, purchè rispettosi dell'ambiente e del decoro, nell'interesse dei bambini e per un po' di quiete per i grandi. Non si ripeterà mai abbastanza che tanti lavori nell'ambito della chiesa di Granarolo, sono stati realizzati per lo più col generoso volontariato degli abitanti del quartiere, nell'interesse di tutti.
Questi nell'essenziale i risultati di anni di impegno e di sforzi della Chiesa per dare un volto nuovo al quartiere.
Quando gli animi sono uniti ogni cosa si può realizzare, quando si creano divisioni, tutto diventa più difficile.
In seguito si è voluto dare alla Parrocchia una sede per il tempo libero dei ragazzi e degli anziani. Ma furono i lavori di ristrutturazione del prato della chiesa che impegnarono i ragazzi per dare al quartiere uno spazio verde e incontaminato ai bambini ed alle loro famiglie, dal quale si può godere un panorama di Genova di incantevole bellezza. Il livello del terreno fu elevato con detriti riportati dalla ristrutturazione dei campi sportivi dell'Istituto Don Bosco di Sampierdarena. Il terreno di recupero fu portato su con un camion e, data la difficoltà di accesso alla chiesa, trasportato poi con piccoli mezzi sul prato dove venne disteso e seminato.
Venne poi un po' alla volta abbellito di una graziosa fontana al centro ed arricchito poi di giochi per bambini : una palestrina, lo scivolo, l'altalena, un ponticello mobile e una piramide girevole, su un pavimento di fondo in piastrelle antiscivolo. Tutti questi giochi vennero acquistati con il contributo della Regione Liguria, con i finanziamenti previsti dalla legge sugli oratori. La sua messa in opera fu realizzata dal generoso impiego degli abitanti di Granarolo alta. Ora questo prato, in erba naturale, così attrezzato, è il parco giochi per i piccoli e per le famiglie che si trovano in questo piccolo angolo di paradiso salubre, lontano dall'inquinamento e dallo smog. Accessibile a tutti, purchè rispettosi dell'ambiente e del decoro, nell'interesse dei bambini e per un po' di quiete per i grandi.
Non si ripeterà mai abbastanza che tanti lavori nell'ambito della chiesa di Granarolo, sono stati realizzati per lo più col generoso volontariato degli abitanti del quartiere, nell'interesse di tutti.
Questi nell'essenziale i risultati di anni di impegno e di sforzi della Chiesa per dare un volto nuovo al quartiere.
Quando gli animi sono uniti ogni cosa si può realizzare, quando si creano divisioni, tutto diventa più difficile.
Al 1994 appartengono i lavori di ristrutturazione della casa dove attualmente ha la sua sede il Circolo ANSPI di Granarolo e di San Marcellino. Una volta era la "tana" del gruppo SCOUT AGESCI.
Nel corso del 2016, si sono resi indispensabili i nuovi lavori di restauro del campanile, dell'abside della chiesa, della facciata, della sala parrocchiale e della canonica, per cui sono stati spesi più di 150.000 €, in parte col contributo della diocesi.
Domenica 23 Aprile 2017 il Cardinale Arcivescovo Angelo Bagnasco benedisse i lavori eseguiti in occasione dell'amministrazione del Sacramento della Cresima ai ragazzi della Parrocchia.
Don Nicola De Virgilio Parroco dal 1990


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